Il Centro Storico
Lecce viene definita la “Signora del Barocco”, ed è proprio l’arte barocca quella che caratterizza le guglie, i portali, le chiese, i monumenti e le abitazioni del centro storico. Attraversando Porta Napoli si accede da Nord alla città vecchia, da qui si ramificano alcune tra le più importanti strade della città, sulle quali si affacciano raffinati palazzi settecenteschi. Proseguendo si incontrano la Chiesa di Santa Maria della Provvidenza, in piazzetta Baglivi, e quella di Santa Maria di Costantinopoli in piazzetta Addolorata. In Via Umberto I, invece, potrete ammirare il cinquecentesco Palazzo Adorno e la Basilica di Santa Croce, simbolo della città e del barocco leccese. Vi troverete nei pressi di Piazza Sant’Oronzo, cuore pulsante della vita cittadina, nella quale campeggia la celebre colonna del Santo patrono. Da non perdere Piazza del Duomo in cui il Duomo è solo uno degli imponenti ed importanti edifici che non potranno non affascinare i turisti. Per gli amanti dei giardini la Villa Comunale, situata nei pressi di Piazza Sant’Oronzo, costituirà una piacevole sosta. Oltre al centro storico, anche la parte più recente della città è un interessante spunto di visita, nel cogliere il confronto tra passato e presente, tra tradizione e modernità.
Il Duomo di Lecce
Il Duomo di Lecce si erge nell’omonima Piazza e rappresenta il fulcro della vita religiosa della città. La Cattedrale è dedicata a Maria SS. Assunta e venne costruita una prima volta nel 1144, poi nel 1230 per essere completamente ricostruita nel 1659 dall’architetto Giuseppe Zimbalo per volere del vescovo Luigi Pappacoda, le cui spoglie sono custodite nell’altare dedicato a Sant’Oronzo situato nel transetto. Il Duomo presenta due ingressi, quello principale sul lato sinistro e l’altro che guarda l’entrata della Piazza. La facciata principale è molto sobria e raffinata a dispetto dell’ingresso secondario che rappresenta uno dei capolavori del barocco leccese con la statua di Sant’Oronzo che si erge in alto e al centro tra le due statue di San Giusto e San Fortunato. La facciata principale lascia percepire l’organizzazione della spazio interno a tre navate separate da pilastri a semicolonne. La navata centrale e il transetto sono sormontati da un soffitto in legno dove sono incastonate alcune opere di Giuseppe di Brindisi tra cui Il Martirio di Sant’Oronzo e L’Ultima Cena. Ma il Duomo accoglie al suo interno altre pittoresche opere di importanti artisti e dodici altari. Il Duomo è solo uno dei monumenti che compongono la Piazza; il Campanile e i Palazzi del Vescovado e del Seminario contribuiscono ad accrescere la sua bellezza.
L’Anfiteatro
Insieme al Teatro, è la più rilevante testimonianza di epoca romana. L’anfiteatro venne costruito nel II secolo d.C. per intrattenere, con gli spettacoli qui rappresentati, i soldati che erano stanziati nei pressi della città. L’edificio venne completamente sepolto dalle macerie in seguito a terremoti e devastazioni e solo alla fine della Seconda Guerra Mondiale, grazie ad alcuni lavori di scavo, è stato riportato alla luce. La parte oggi visibile dell’edificio è appena un terzo dell’intera struttura che resta, probabilmente, ancora sommersa nel sottosuolo della centralissima Piazza Sant’Oronzo perché su di essa sorgono alcuni degli edifici storici di Lecce. L’anfiteatro venne costruito con pilastri di tufo sormontati da un’architettura ad arcate. Delle opere scultoree che sono state recuperate sono particolarmente interessanti una statua della Dea Athena che è ora esposta al Museo Castromediano ed alcuni rilievi in marmo del parapetto che separava le due serie di gradinate. Le scene qui rappresentate sono un documento importante del tipo di spettacoli che si teneva nell’arena: prevalentemente cacce e combattimenti tra cacciatori ed animali.